Marco Brugo Ceriotti, amministratore della Riseria Ceriotti, è stato confermato presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il biennio 2023-2025. Durante l’assemblea annuale del Gruppo, svoltasi il 5 ottobre scorso a Lucedio e a cui ha partecipato il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, il novarese Andrea Notari, sono stati eletti anche i componenti del Consiglio Direttivo: Michael Bagnato (Bagnato Immobiliare), vicepresidente e coordinatore della commissione Education, Roberta Massaro (Progetto Omnia), vicepresidente e responsabile della commissione Marketing associativo, Mattia Bocchio Vega (La Valsesiana), vicepresidente e responsabile della commissione Formazione, Stefano Audone (Adverteaser), con delega alla comunicazione, Houda Delmaki (Chicco Caffè), con delega all’internazionalizzazione e alle tematiche ESG, e Mattia Dellarole (Shape The Light), con delega al networking associativo.
«Negli scorsi due anni – ha detto Brugo Ceriotti – il lavoro svolto è stato davvero notevole, ma ha portato a risultati importanti e che fanno ben sperare per il futuro: gli iscritti al gruppo, che attualmente sono oltre 70, sono cresciuti del 44% con un incremento considerevole dei partecipanti attivi. Dai Direttivi itineranti nelle aziende al rinnovo del format di “Wooooow”, ai progetti di orientamento per studenti e famiglie, alla Startup Competition, fino ai percorsi formativi interni e alle occasioni di team building, le iniziative intraprese sono davvero molte e sono state possibile grazie a una “squadra” motivata e coesa che ha sempre dato il massimo e che ringrazio di cuore per quanto ha fatto. Per il futuro ci concentreremo sui temi dell’Education e della formazione, ma daremo spazio anche alle nuove sfide della sostenibilità, dell’internazionalizzazione e dell’intelligenza artificiale».
Proprio al futuro della tecnologia e della conoscenza e alle implicazioni che l’intelligenza artificiale (IA) avrà sulle aziende è stato dedicato il convegno “GIoIA – Intelligenze a confronto“, che ha caratterizzato la parte pubblica dell’assemblea del Gruppo Giovani. Dopo i saluti di Brugo Ceriotti, di Notari e del presidente di Cnvv, Gianni Filippa, che hanno sottolineato l’importanza di adeguarsi ai cambiamenti senza perdere di vista la dimensione etica nell’utilizzo delle nuove tecnologie, i lavori sono stati introdotti da Maurizio Audone, presidente di Adverteaser, che ha posto l’accento sulla creazione di valore, sul miglioramento dell’interazione con i clienti, sulla valorizzazione dei dati e sulla liberazione di tempo e risorse da dedicare a compiti strategici che un utilizzo “intelligente” dell’IA può consentire.
«L’IA – ha spiegato Audone – funziona con un sistema probabilistico, per cui non può dare certezze né decidere per noi; può però essere uno strumento molto utile per migliorare la gestione della complessità e per aumentare il livello di cooperazione all’interno delle aziende»
Nel successivo dibattito, coordinato da Audone, sono intervenuti Claudio Martines, Head of Certification Digital Assurance di Rina Services, Emilio Billi, Founder – Chief Development Officier and Chairman di A3Cube, Marco Sciamanna, President and Board Chairman di Memc Electronic Materials, e Margherita Benzi, professoressa di Logica e Teoria dell’argomentazione, Digital Ethics e filosofa dei big data all’Università del Piemonte Orientale. Martines ha spiegato l’importanza di avere all’interno delle aziende persone in grado di analizzare e valorizzati i dati, rendendoli fruibili e utilizzabili da tutti per massimizzarne il valore, e garantire che gli usi dell’IA rispettino principi di autonomia umana, esplicabilità ed equità. Benzi, portando come esempi la diffusione delle “fake news” o i sistemi di guida senza conducente, ha evidenziato la necessità di fare attenzione ai problemi etici che si pongono quando si progettano e si utilizzano sistemi sempre più autonomi. Sciamanna ha illustrato le applicazioni pratiche dell’IA per migliorare i processi produttivi: dall’elaborazione delle enormi quantità di dati necessari per realizzare microchip sempre più piccoli e veloci alla crescente automatizzazione della movimentazione dei prodotti, che ha portato a una riduzione dei lavori a basso valore aggiunto e a un aumento di quelli maggiormente qualificati, con un incremento complessivo dei dipendenti dell’azienda. Billi, inventore della macchina di “data analysis” oggi più veloce al mondo, ha descritto le caratteristiche delle reti neurali, sempre più in grado di ragionare in modo simile agli umani, autoprogrammandosi e apprendendo nuovi contenuti a partire da qualsiasi dato disponibile. «In questo settore – ha spiegato – l’innovazione non è un fenomeno lineare, ma esponenziale, e sistemi come ChatGPT sono ormai quasi preistoria. L’IA, che non va confusa con l’automazione industriale, è una realtà pervasiva che può essere molto vantaggiosa per le aziende, consentendo loro di trovare nuove soluzioni per vari livelli di attività».
Il convegno si è concluso con alcune riflessioni da parte di Brugo Ceriotti e di Paolo Ferrari, amministratore delegato di Comoli Ferrari. «Questa nuova realtà – ha sottolineato Ferrari – va gestita nel migliore dei modi, utilizzandola per efficientare i processi e migliorare le decisioni e gli impatti, anche sociali, delle nostre attività. Dobbiamo trovare la chiave di applicazione più corretta delle opportunità date dall’IA, vivendo questo cambiamento da protagonisti». «È ormai impensabile – ha concluso Brugo Ceriotti – non implementare questo tipo di opportunità all’interno delle aziende, che ne saranno sicuramente avvantaggiate in termini di competitività. Dobbiamo però agire subito, diffondendo la cultura dell’innovazione a tutti i livelli attraverso progetti condivisi, strutturati e non limitanti, che consentano al mondo imprenditoriale di approfittare dei vantaggi che ne deriveranno».